Giornata mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace

Ogni anno, il 6 aprile si celebra la Giornata Mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, istituita dalle Nazioni Unite nel 2013. Questa ricorrenza è un’occasione per riconoscere il ruolo fondamentale che lo sport svolge nella promozione dei valori di inclusione, rispetto, tolleranza e collaborazione tra i popoli.


Lo sport va ben oltre l’aspetto fisico o competitivo. È uno strumento potente per lo sviluppo personale e sociale. Nelle scuole, aiuta i giovani a imparare la disciplina, il lavoro di squadra e la gestione delle emozioni. Nelle comunità, contribuisce a costruire legami, superare barriere culturali e offrire opportunità di crescita anche in contesti difficili.

In un mondo sempre più diviso, lo sport si afferma come linguaggio universale. Eventi sportivi internazionali dimostrano come, attraverso il gioco e la competizione leale, sia possibile unire persone di origini e credenze diverse sotto un unico spirito: quello del rispetto reciproco e della pace.

Inoltre, l’attività fisica regolare è essenziale per la salute. Aiuta a prevenire numerose malattie, migliora l’umore e rafforza il benessere mentale. Specialmente in tempi recenti, in cui lo stile di vita sedentario è in aumento, promuovere lo sport diventa una missione di salute pubblica.

La Giornata Mondiale dello Sport ci invita quindi a riflettere su quanto sia importante mantenere viva la cultura dello sport, a ogni età e in ogni contesto. Che si tratti di una partita tra amici o di un torneo internazionale, l'importante è muoversi, condividere e crescere insieme.

Marinelli 3° Scientifico

Femminicidi in Italia: Le Tragiche Storie di Sara Campanella e Ilaria Sula

 La piaga  del femminicidio continua a lacerare la nostra società, dimostrando quanto la violenza di genere sia ancora radicata nel tessuto sociale. Ogni anno, in Italia, decine di donne sono uccise da partner o ex partner in crimini che non sono solo atti di violenza, ma vere e proprie espressioni di controllo e disuguaglianza di genere. Purtroppo, Sara Campanella e Ilaria Sula, due donne uccise nel mese di Aprile, rappresentano l’ennesima tragica testimonianza di quanto la situazione sia lontana dall’essere risolta.

Sara Campanella, una ragazza di 22 anni uccisa il 31 Marzo dal collega universitario Stefano Argentino con cinque coltellate tra schiena e collo, tutto questo solo perché si è rifiutato di accettare dei “no”. La ragazza ha provato più volte a far capire al ragazzo di non voler avere nulla a che fare con lui, ma niente da fare.Alle colleghe di corso Sara Campanella aveva più volte raccontato delle attenzioni moleste che il ragazzo aveva per lei. Come detto in precedenza, Sara è morta per shock emorragico, la studentessa sarebbe stata colpita alle spalle senza riuscire a difendersi e sarebbe morta in pochi minuti.

Altro caso è quello di Ilaria Sula, studentessa di 22 anni di origini Albanesi uccisa dal suo ex fidanzato Mark Samson di origini filippine. La ragazza è stata uccisa a coltellate nell’appartamento dell’ex fidanzato dove era andata per chiarire dei disguidi. Successivamente il corpo è stato poi posizionato dal ragazzo in un grande bagaglio e gettato nel comune di Poli. Ad incastrare il ragazzo filippino sono stati i tabulati del telefono della ragazza.

Negli ultimi anni, il femminicidio è stato riconosciuto come un crimine specifico in molte giurisdizioni. In alcuni paesi, sono state adottate leggi più severe contro la violenza di genere

In conclusione, Il femminicidio rappresenta una delle manifestazioni più gravi della violenza di genere e della disuguaglianza strutturale tra uomini e donne. Affrontare il problema richiede non solo leggi più forti, ma anche un cambiamento culturale profondo che sfidi le norme patriarcali e promuova la parità di genere in tutti gli ambiti della società.

Mariapia Barecchia 3° Classico

Notte dei Licei

Una serata intensa, quella dello scorso 28 Marzo, emozionante e profondamente riflessiva ha preso vita tra le mura del nostro liceo salesiano di Caserta, dove si è svolta l’attesissima Notte dei Licei, evento nazionale che celebra la cultura, l’arte e il pensiero dei giovani studenti. Il tema scelto quest’anno é stato : “La follia della guerra”, un argomento attuale, universale e dolorosamente ricorrente nella storia dell’umanità. Ogni classe ha portato sul palco la propria interpretazione, trasformando la scuola in un vero e proprio teatro di memoria e speranza. Tra canti, monologhi intensi, coreografie simboliche e spiegazioni storiche e letterarie, i ragazzi hanno dato voce a popoli, vittime e sogni spezzati, ma anche alla voglia di costruire un mondo diverso. Il filo rosso che ha cucito insieme tutte le esibizioni è stato Dante Alighieri, rappresentando dalle nostre ragazze del primo classico, la cui opera soprattutto l’Inferno è diventata lente attraverso cui guardare la guerra e le sue conseguenze. I suoi versi hanno guidato il pubblico in un viaggio tra le ombre del conflitto e la luce della speranza, dimostrando come la letteratura di ogni tempo possa ancora parlare al cuore dell’uomo. I corridoi della scuola si sono animati di mostre, installazioni artistiche e piccoli spazi teatrali, dove ogni angolo raccontava una storia. Dalle guerre mondiali a quelle più recenti, dai racconti dei profughi alle riflessioni sull’odio e l’indifferenza, nulla è stato lasciato al caso. I docenti hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso con passione e dedizione, ma è stato evidente come l’anima della serata appartenesse agli studenti stessi, veri protagonisti di un’esperienza che resterà impressa nei cuori di chi l’ha vissuta.

Silvia Cava 4° Classico

Una buona notizia per l'oratorio salesiano di Caserta

 

Caserta – L'Oratorio Salesiano di Caserta ha parzialmente vinto la causa che lo vedeva coinvolto riguardo l'utilizzo del cortile. Dopo un lungo iter legale, la sentenza ha finalmente sancito il diritto di utilizzare liberamente gli spazi all'aperto, permettendo ai giovani di continuare a beneficiare di un luogo sicuro e formativo. La vittoria è stata celebrata alla grande il 31 gennaio, in occasione della festa di San Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani e patrono della gioventù. La scuola si è riempita di ragazzi e animatori che, tra giochi, canti e momenti di riflessione, hanno reso omaggio al Santo che ha dedicato la sua vita ai giovani. Quest'anno, la gioia è stata doppia grazie alla sentenza che ha messo fine a una disputa legale che aveva messo in discussione l'utilizzo dell'area esterna. La causa era nata in seguito a una denuncia contro l'Opera Salesiana di Caserta, che per un lungo periodo è stata privata della possibilità di utilizzare il cortile come luogo di aggregazione. È stata una situazione che ha notevolmente limitato le attività educative e ricreative. La decisione del tribunale ha invece riconosciuto l'importanza sociale ed educativa dell'oratorio, restituendo ai salesiani e alla comunità un diritto fondamentale per il bene dei ragazzi. Resta inutilizzabile il "PaladonBosco", palazzetto sportivo.

Un modello da seguire per altre città

Questa vicenda apre una riflessione importante: in molte città italiane mancano spazi sicuri e organizzati per i giovani. L'oratorio di Caserta, come tanti altri centri salesiani, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la crescita sana e armoniosa delle nuove generazioni. Offrire luoghi di aggregazione, sport e formazione significa investire nel futuro. Forse è giunto il momento di prendere esempio da questa vittoria e riflettere su come replicare questo modello in altre realtà urbane. Garantire ai giovani spazi sicuri dove crescere insieme potrebbe diventare un obiettivo condiviso, per favorire una società più coesa e responsabile. Intanto, a Caserta si festeggia: l'oratorio continua a essere un faro di speranza e crescita per la gioventù locale, nel segno di Don Bosco e del suo amore per i giovani.

Anna Laura Migliore 3° Classico

Giornate FAI

 Il 23 marzo 2025 si è svolta la seconda giornata delle Giornate FAI di Primavera, un evento annuale organizzato dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) per celebrare e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Questa 33ª edizione ha coinciso con il cinquantesimo anniversario della fondazione del FAI, offrendo al pubblico l'opportunità di visitare 750 luoghi speciali in 400 città, molti dei quali solitamente chiusi al pubblico o poco conosciuti. In Campania, oltre 40 siti sono stati aperti al pubblico durante il weekend del 22 e 23 marzo. A Napoli, ad esempio, è stato possibile visitare il Mausoleo Schilizzi a Posillipo, noto anche come Mausoleo di Posillipo, che custodisce le spoglie dei caduti napoletani delle due guerre mondiali. Inoltre, sono state organizzate visite a Villa Rosebery, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica, situata anch'essa sulla collina di Posillipo. Un aspetto distintivo delle Giornate FAI è il coinvolgimento degli Apprendisti Ciceroni, studenti delle scuole locali formati per guidare i visitatori alla scoperta dei tesori del territorio. Ad esempio, a Bari, gli studenti hanno accompagnato i visitatori nel Palazzo Piccinni, offrendo spiegazioni dettagliate sulla storia e l'architettura dell'edificio. L'evento ha riscosso un grande successo di pubblico, testimoniando l'interesse e l'apprezzamento degli italiani per il loro patrimonio culturale. Le Giornate FAI di Primavera rappresentano un'importante occasione per riscoprire e valorizzare le bellezze nascoste del nostro Paese, promuovendo la consapevolezza e la tutela del patrimonio comune.

Francesco D'Andrea 4° Classico

L’ORCHESTRA DON BOSCO AL TEATRO ARISTON PER IL CONCORSO INTERNAZIONALE GEF

Il Teatro Ariston di Sanremo, simbolo di cultura e musica, ha ospitato dal 27 al 29 Marzo, una performance straordinaria che ha visto protagonisti i giovani talenti dell’Orchestra Don Bosco. L’occasione è stata il prestigioso Concorso GEF,  un evento che premia i migliori gruppi musicali scolastici a livello nazionale. L’orchestra, composta da studenti di diverse età, ha affrontato il concorso con grande impegno e passione. Il brano scelto per l’occasione  è stato un coinvolgente medley di Stevie Wonder, che ha saputo coinvolgere il pubblico per la sua energia e profondità musicale. L’esperienza al Teatro Ariston, per gli studenti dell’Orchestra , è stata particolarmente significativa non solo per l’opportunità di esibirsi su uno dei palchi più celebri d’Italia, ma anche per la possibilità di confrontarsi con altri giovani talenti provenienti da diverse realtà scolastiche. Il successo dell’evento va oltre i risultati del concorso. L’Orchestra Don Bosco ha dimostrato che l’educazione musicale è un veicolo potente di sviluppo personale, in grado di arricchire le esperienze formative degli studenti. La partecipazione al Concorso GEF rappresenta non solo un’importante realizzazione per la scuola, ma un passo verso il futuro per i giovani musicisti, che, grazie alla loro passione, potranno continuare a sognare e a crescere nella musica. L’impegno e la dedizione mostrati dagli studenti sono la prova che, con passione e determinazione, anche i sogni più grandi possono diventare realtà. Il Teatro Ariston, con il suo prestigio e la sua magia, ha fatto da cornice a un’esperienza che resterà nel cuore di tutti, studenti e insegnanti.

Mariapia Barecchia 3° Classico

“Stabat Mater” al Santuario Sacro Cuore di Maria dei Salesiani di Caserta: un incontro di musica e spiritualità

 Il 29 marzo scorso, il Santuario Sacro Cuore di Maria dei Salesiani di Caserta ha ospitato un evento che ha saputo coniugare sacralità e arte musicale: l’esecuzione del celebre Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi. L’opera, eseguita dal coro del santuario, è stata un momento di profonda riflessione spirituale per tutti i presenti, unendo la bellezza della musica alla meditazione sulla sofferenza e la pietà materna. Stabat Mater, che racconta il dolore della Vergine Maria sotto la croce del Figlio, è uno dei capolavori della musica sacra del XVIII secolo. Composto da Pergolesi nel 1736, il brano si distingue per la sua intensità emotiva, per la sua melodia evocativa e per la capacità di trasmettere l’intimo legame tra la figura materna di Maria e il dolore universale. L’esecuzione, che ha visto il coinvolgimento non solo dei cori ma anche di solisti di grande talento, ha saputo trasmettere tutta la potenza e la delicatezza della composizione. Le voci si sono intrecciate in modo impeccabile, mentre l’accompagnamento musicale ha saputo enfatizzare ogni passaggio drammatico dell’opera. L’atmosfera raccolta e carica di sacralità del Santuario ha reso il tutto ancora più suggestivo, creando un connubio perfetto tra l’arte musicale e la spiritualità che pervadeva ogni angolo del luogo. La scelta del Santuario Sacro Cuore di Maria per questo evento non è stata casuale: la chiesa salesiana, che già da anni si distingue per il suo impegno nella formazione spirituale e culturale della comunità, ha rappresentato il contesto ideale per un’esibizione che ha saputo toccare le corde più intime dei partecipanti. Il coro, diretto con maestria da un esperto direttore, ha reso l’evento non solo un concerto, ma un vero e proprio atto di preghiera collettiva, capace di raggiungere la profondità del cuore umano. In una serata che ha saputo coniugare la liturgia e la musica, il pubblico ha assistito a un’esperienza che ha reso omaggio alla tradizione religiosa e musicale, in un contesto che ha saputo accogliere ogni partecipante nella sua dimensione più autentica e personale. L’esecuzione dello Stabat Mater ha confermato ancora una volta il ruolo fondamentale della musica sacra nella vita della comunità religiosa, offrendo un’occasione unica di riflessione e di preghiera, capace di coinvolgere ogni individuo, indipendentemente dalla sua fede o formazione musicale. Questo evento non è stato solo una performance musicale, ma un’esperienza di elevazione spirituale, che ha reso ancora più profonda la connessione tra il cuore umano e il divino, in un ambiente che da sempre promuove l’amore e la devozione alla Madre di Dio.

 Marco De Rosa 3 Liceo Scientifico

Festa del papà nella scuola primaria

Il 19 Marzo si celebra la festa del papà. Questa ricorrenza ha un’origine religiosa e la data coincide con quella della celebrazione di San Giuseppe, padre di Gesù. San Giuseppe incarna la paternità e quindi vengono festeggiati tutti i papà del mondo oltre a ricordare tutti quelli che non sono più tra noi.

Ai Salesiani di Caserta ogni anno viene celebrata la Festa del Papà: presso la scuola primaria i padri sono invitati a partecipare ad attività in cui vengono coinvolti in prima persona. Quest’anno i papà sono stati coinvolti nel gioco del calcio e palla quadrata con i propri figli. Sono stati minuti indimenticabili pieni di risate e di allegria sotto un sole che faceva risplendere l’erbetta verde del campo e i sorrisi di tutti. I bambini al termine della partita hanno consegnato ai propri papà il diploma di “Migliore papà del mondo” e infine con grande amore sono stati offerti dei dolcini a tutti. Questa iniziativa ancora una volta ha permesso di rafforzare il legame tra le famiglie degli alunni e la scuola, consentendo agli alunni stessi di sentirsi ancora più parte della famiglia salesiana. È auspicabile che questo evento possa essere da esempio anche per altre istituzioni scolastiche in modo che la Festa del papà possa essere celebrata in ogni scuola onorando questa importante figura genitoriale.

Alessia Tamburrini  3° Liceo Scientifico

Giornata Internazionale del Ricordo delle Vittime della Schiavitù: Un Momento di Riflessione e Impegno

Ogni anno, il 25 marzo, il mondo si unisce per commemorare la Giornata Internazionale del Ricordo delle Vittime della Schiavitù e della Traffico di Schiavi. Una giornata simbolica che richiama l’attenzione sulla sofferenza, le ingiustizie e la devastante eredità lasciata dalla schiavitù, un fenomeno che, purtroppo, ha segnato per secoli la storia di molte nazioni e che continua a influire sul presente. La data è stata scelta in ricordo dell’abolizione della tratta transatlantica degli schiavi, uno dei periodi più oscuri e drammatici della storia mondiale. Nel 2007, le Nazioni Unite hanno ufficialmente istituito questa giornata, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni, sensibilizzare l’opinione pubblica e fare luce sulle atrocità della schiavitù, fenomeno che, sebbene formalmente abolito in molte parti del mondo, persiste sotto forme moderne, come il traffico di esseri umani.

Nel corso dei secoli, milioni di persone sono state ridotte in schiavitù attraverso il commercio di esseri umani, un sistema che ha sfruttato e annientato la dignità delle vittime in nome del profitto. La tratta transatlantica degli schiavi, che ha avuto il suo apice tra il XV e il XIX secolo, ha visto l’inumano trasporto di milioni di africani verso le Americhe. La maggior parte di loro ha subito terribili sofferenze a bordo di navi sovraffollate, senza diritti e in condizioni inumane. Una volta giunti a destinazione, le persone schiavizzate erano costrette a lavorare in piantagioni, miniere e case, spesso sottoposte a violenze fisiche e psicologiche. Ma la schiavitù non si è limitata al contesto transatlantico. Essa ha avuto manifestazioni in diverse aree del mondo, dal Medio Oriente all’Asia, con forme diverse di sfruttamento come la schiavitù domestica, quella agricola e persino la guerra come mezzo per ridurre in schiavitù intere popolazioni.

La Memoria come Strumento di Educazione: il ricordo delle vittime della schiavitù non è solo un atto commemorativo, ma è anche un potente strumento educativo. In un mondo sempre più globale e interconnesso, è essenziale comprendere le radici storiche e culturali delle disuguaglianze che ancora oggi segnano molte società. Le Nazioni Unite, con questa giornata, invitano i governi, le scuole, le organizzazioni della società civile e i cittadini a riflettere e a confrontarsi su questo capitolo oscuro della nostra storia. Le scuole in particolare giocano un ruolo cruciale nell’educare i giovani a una comprensione più profonda della schiavitù. È fondamentale che le nuove generazioni prendano consapevolezza non solo delle atrocità passate, ma anche delle sue implicazioni sulle società contemporanee. Perché, come sottolinea l’ONU, «la schiavitù non è mai stata abolita completamente, ma continua a presentarsi sotto nuove forme». Il traffico di esseri umani, lo sfruttamento sessuale, il lavoro forzato e la tratta di minori sono solo alcune delle manifestazioni moderne della schiavitù che continuano a coinvolgere milioni di persone nel mondo.

Nonostante gli enormi progressi compiuti nell’abolizione della schiavitù, la sua versione moderna è ancora una realtà. Secondo il Global Slavery Index, nel 2018 erano circa 40 milioni le persone che vivevano in condizioni di schiavitù contemporanea, un numero che cresce ogni anno. Molte di queste vittime sono donne e bambini, coinvolti principalmente in attività legate al lavoro domestico, al traffico sessuale e al lavoro nelle catene di approvvigionamento globali.

Le forme moderne di schiavitù sono spesso nascoste, difficili da individuare e ancor più difficili da combattere. I sistemi di sfruttamento economico e la povertà sono fattori che favoriscono la perpetuazione di questo crimine contro l’umanità. Non basta dichiarare la fine della schiavitù: occorre un impegno globale e coerente per fermare il traffico di esseri umani, promuovere leggi più severe, sostenere i diritti dei lavoratori e sensibilizzare la società civile sui legami tra consumo e sfruttamento.

La Giornata Internazionale del Ricordo delle Vittime della Schiavitù è, dunque, una giornata di memoria, ma anche di impegno. Ogni anno, essa ci invita a riflettere non solo sulle atrocità del passato, ma anche sulle responsabilità del presente. Perché il ricordo non è fine a se stesso: è l’invito a non dimenticare, a non permettere che le disuguaglianze e le ingiustizie continuino a segnare il nostro futuro. Commemorare significa anche agire, proteggere i diritti umani, combattere ogni forma di schiavitù moderna e promuovere una società più giusta e solidale. 

Miriam Tanzillo 3° Liceo Classico.

Giornata mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace

Ogni anno, il 6 aprile si celebra la Giornata Mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, istituita dalle Nazioni Unite nel 2013. Questa...