Festa di Maria Ausiliatrice

La festa di Maria Ausiliatrice viene celebrata il 24 Maggio. Ogni anno nell’Istituto salesiano di Caserta nei giorni che precedono tale data ci sono concerti, ed intrattenimenti che indicano l’avvicinarsi dell’evento. La festa si svolge la Domenica che segue il 24 Maggio che quest’anno ricade il 25 Maggio.  C’è la messa in anfiteatro e la processione di Maria Ausiliatrice per le strade della città e ciò accomuna tutti i fedeli che attendono questo momento con immenso amore. La solenne processione viene anticipata dalla Santa Messa nell’anfiteatro dell’Istituto Salesiano “Sacro Cuore di Maria”. Al termine della celebrazione eucaristica, si forma il corteo con l’effige della Madonna. La processione che ogni anno registra la partecipazione delle rappresentanze della scuola elementare, della scuola media e del Liceo dei Salesiani, accompagnato dalla banda, percorre le principali vie del centro passando per corso Trieste, via Mazzini, la chiesa di Sant’Anna, il Duomo di Caserta, facendo poi ritorno all’Istituto Salesiano di via Roma. Davanti al Duomo c’è il saluto ed un lancio di palloncini bianchi. Non è un semplice momento di festa, infatti con questa processione i Salesiani portano l’immagine della Madonna e di Don Bosco ai tanti che soffrono. C’è un legame profondo che lega la città di Caserta all’Istituto Salesiano “Sacro Cuore di Maria” vero e proprio rifugio di speranza nel centro del capoluogo. La sera quando la processione ritorna nell’Istituto salesiano c’è una grande festa con balli, canti, giochi, musica, just dance, torneo FC 25 e una bellissima braciata che crea un grande clima di famiglia tra tutti i presenti. Il momento della braciata è unico e tanti giovani festeggiano la Madonna tra sorrisi e allegria, con i cuori ricchi di gioia. Penso che sia un evento unico nell’ambito casertano con la speranza che le parrocchie del territorio lo abbiano come spunto per avvicinare sempre più i giovani al mondo della Chiesa.

Alessia Tamburrini 3° Scientifico

Primo Maggio - festa dei lavoratori

 Il primo Maggio si celebra la festa dei lavoratori, che nasce con l'intento di ricordare l'impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie. La scelta della giornata del primo Maggio vuole ricordare la rivolta di un gruppo di lavoratori che nei primi giorni di Maggio del 1886 attraverso proteste e scioperi avevano come obiettivo principale quello di portare l'orario di lavoro a 8 ore al giorno in quanto sino ad allora le ore giornaliere di lavoro lavorative arrivavano anche a 12 o addirittura 16 ore. I manifestanti vennero attaccati dalla polizia senza motivo provocando alcuni morti e feriti.  Tra gli arrestati alcuni furono condannati all’ergastolo o condannati a morte. Questo evento indignò gli operai di tutto il mondo e i condannati diventarono i "Martiri di Chicago". La festa del primo Maggio divenne ufficiale in Europa a partire dal 1889, quando venne ratificata a Parigi dalla Seconda Internazionale, organizzazione che aveva lo scopo di coordinare i sindacati e i partiti operai     e socialisti europei. In Italia la festa del primo maggio fu introdotta solo due anni dopo. Festeggiare la Festa dei Lavoratori è importante perché ci ricorda tutto quello che è stato conquistato grazie all’impegno di chi ha lottato per avere diritti e condizioni di lavoro più giuste. Il primo Maggio ci unisce, ci fa sentire parte di una storia fatta di impegno, fatica e solidarietà. Anche solo partecipare a un evento, ascoltare una canzone al concertone o prendersi un momento per pensarci, ha il suo valore. Inoltre tale giornata è un’occasione per dire grazie a chi ha reso possibile cose che oggi diamo per scontate, come la giornata lavorativa di otto ore o il diritto al riposo ed è anche un momento per guardarci attorno e riflettere su cosa ancora si può migliorare, soprattutto per chi oggi vive precarietà, sfruttamento o disuguaglianze.

 

Alessia Tamburrini 3° Scientifico

Giornata internazionale della danza

Ogni 29 aprile viene celebrata in tutto il mondo la giornata dedicata alla danza, promossa dall'UNESCO e istituita nel 1982; è stata scelta questa data perché è il giorno di nascita di Jean-Georges Noverre, considerato il creatore del Balletto. La danza è una delle forme di espressione più antiche e universali, con origini che risalgono alla preistoria, quando i primi esseri umani la usavano per comunicare emozioni e storie, spesso in contesti rituali e religiosi. Le prime danze erano legate a cerimonie tribali, con movimenti ritmici utilizzati per invocare forze spirituali o influenzare la natura. Con il tempo, la danza si è evoluta in forme più strutturate e complesse nelle diverse civiltà.NellʼAntico Egitto, la danza era parte di cerimonie religiose e banchetti. Nellʼantica Grecia, era strettamente legata alla musica e alla poesia e si esprimeva soprattutto nei drammi teatrali. In India, la danza ha radici millenarie ed è associata a rituali religiosi, con stili come il Bharatanatyam che esistono da oltre 2000 anni. Durante il Medioevo e il Rinascimento, la danza in Europa si sviluppò ulteriormente, soprattutto nelle corti reali, con danze eleganti e strutturate.Nel XVII secolo, il balletto classico emerse come una disciplina professionale con scuole e tecniche codificate, specialmente in Francia e Italia. La danza divenne una forma dʼarte riconosciuta, con ballerini che acquisivano prestigio. Con il tempo, nel XIX e XX secolo, il balletto e la danza si diversificarono ulteriormente, dando vita a nuove forme come la danza moderna e contemporanea, e a stili popolari come lʼhip hop e la breakdance. Oggi la danza abbraccia una vasta gamma di stili, ognuno con il proprio linguaggio, tecniche e storie. Continua a evolversi, rispecchiando i cambiamenti sociali, culturali e estetici, ma conserva il suo potere di esprimere emozioni e idee attraverso il movimento del corpo. La danza rimane un linguaggio universale, presente in ogni cultura del mondo.

Beatrice Caracciolo 3° Classico

28 aprile: Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro

Un’occasione per riflettere sui diritti e sulla protezione dei lavoratori. Ogni anno, il 28 aprile, si celebra la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Questa giornata nasce con lo scopo di sensibilizzare governi, datori di lavoro e lavoratori sull’importanza di garantire ambienti di lavoro sicuri, salubri e rispettosi dei diritti umani. Secondo l’OIL, ogni anno nel mondo oltre 2,7 milioni di persone muoiono a causa di incidenti sul lavoro o malattie professionali, e centinaia di milioni subiscono infortuni o disturbi legati all’attività lavorativa. Questi numeri allarmanti evidenziano quanto sia ancora fondamentale investire nella prevenzione, nella formazione e nel controllo delle condizioni lavorative. La Giornata del 28 aprile è anche un momento per ricordare le vittime degli incidenti sul lavoro. In molti Paesi, vengono organizzati eventi, conferenze e momenti di silenzio per onorare chi ha perso la vita svolgendo il proprio mestiere. Nel contesto attuale, in cui si parla sempre più di smart working, burnout e salute mentale, il concetto di "sicurezza" si è ampliato. Non si tratta più solo di evitare incidenti fisici, ma anche di tutelare il benessere psicologico dei lavoratori, assicurando ambienti sereni e rispettosi. In un mondo che cambia, il lavoro sicuro e dignitoso resta una sfida, ma anche una responsabilità collettiva. Il 28 aprile ci ricorda che nessuno dovrebbe mai rischiare la vita per guadagnarsela.

Anna Laura Migliore 3° Classico

Il "mio" Giubileo degli Adolescenti

Dal 25 al 27 aprile 2025 a Roma ho vissuto un’esperienza bellissima: il Giubileo degli Adolescenti. Siamo stati ospitati dalla parrocchia di San Carlo di Sezze, che ci ha accolto con tanto affetto e disponibilità, facendoci sentire davvero a casa. In questi tre giorni ho conosciuto tanti ragazzi e ragazze provenienti da diverse parti d’Italia. È stato bello scoprire quanto, anche se veniamo da luoghi diversi, possiamo capirci, stare bene insieme e condividere la stessa gioia. Abbiamo cantato a squarciagola per tutte le vie di Roma e sono nate amicizie nuove e sincere, che mi hanno riempito il cuore. Io e i miei compagni abbiamo vissuto momenti forti e significativi, come il passaggio nella Porta Santa della Basilica di San Paolo, un gesto che mi ha fatto sentire parte di qualcosa di importante. E poi la messa in Vaticano, insieme a tantissimi altri adolescenti: un’emozione difficile da spiegare, una sensazione di pace, di sollievo dopo tutta la stanchezza accumulata nei giorni. Il sabato sera la band della parrocchia ha deciso di organizzare un concerto, abbiamo cantato, ballato e qualche lacrima lo ammetto è scappata è stato un modo semplice, puro, ma bellissimo per sentirsi vivi e felici. Non è scontato che dei giovani, degli adolescenti come noi decidano di vivere esperienze così profonde, ma posso dire che ne è valsa davvero la pena. In quei giorni mi sono sentita libera, accolta, e soprattutto me stessa. È stata un’esperienza che mi ha fatto crescere, che mi ha lasciato dentro qualcosa di bello… e che non dimenticherò.

 

Silvia Cava 4° Classico

GIORNATA DIPLOMAZIA E PACE

 Il 24 aprile le Nazioni Unite celebrano la Giornata internazionale del multilateralismo e della diplomazia per la pace, istituita il 12 dicembre 2018 attraverso la risoluzione A/RES/73/127 e osservata per la prima volta il 24 aprile 2019.

Dal 1945 ad oggi, il multilateralismo, alleanza tra più Paesi che seguono un obiettivo comune, ha raggiunto risultati tangibili che hanno portato a progressi significativi per tutta l’umanità, come l’eradicazione del vaiolo in campo sanitario. Sono stati inoltre stipulati importanti accordi internazionali per limitare il controllo degli armamenti e promuovere e rafforzare i diritti umani. Inoltre la cooperazione internazionale nell’ambito multilaterale delle Nazioni Unite è fondamentale per sostenere l’Agenda 2030 in ottica sia di sviluppo sostenibile sia di aiuto umanitario. 

Come sottolineato nella risoluzione, la Giornata internazionale è una riaffermazione della Carta delle Nazioni Unite, che dichiara che uno degli scopi e dei principi delle Nazioni Unite è l'impegno a risolvere le controversie con mezzi pacifici e la determinazione di evitare alle generazioni future il flagello della guerra.

Il 24 aprile è un’occasione per ricordare al mondo della politica quanto sia importante la collaborazione tra le nazioni non solo per scongiurare la guerra ma anche per altre questioni che richiedono soluzioni globali. Questioni come il cambiamento climatico, le tensioni geopolitiche, le crisi umanitarie e migratorie, il progresso tecnologico implicano un insieme di valori ed interessi comuni a più nazioni. Per affrontarle non si può prescindere da un’attenzione ed un’azione collettiva e coordinata.

In conclusione è importante sottolineare la rilevanza di uno spirito di cooperazione e diplomazia internazionale che risulta fondamentale per migliorare il mondo.

Alessia Tamburrini 3° Liceo Scientifico

Giornata Mondiale dell’Arte: Celebrare la Creatività e l’Espressione Umana

Ogni anno, il 15 aprile, il mondo celebra la Giornata Mondiale dell’Arte, un’occasione speciale per rendere omaggio a tutte le forme artistiche e riconoscere il loro ruolo fondamentale nella società. La data non è casuale: coincide con la nascita di Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni dell’arte e del pensiero umano, simbolo dell’inesauribile potenziale creativo dell’uomo. Istituita ufficialmente nel 2012 dall’International Association of Art (IAA), in collaborazione con l’UNESCO, la Giornata Mondiale dell’Arte mira a promuovere la consapevolezza dell’importanza dell’arte nella vita quotidiana, nell’educazione e nello sviluppo sostenibile. Musei, gallerie, scuole e associazioni culturali in tutto il mondo organizzano eventi, mostre, laboratori e incontri per coinvolgere il pubblico e avvicinare le nuove generazioni al mondo dell’arte. Celebrare la Giornata Mondiale dell’Arte significa riconoscere il valore dell’immaginazione, della bellezza e della libertà espressiva. È un invito a rallentare, osservare, ascoltare e sentire. È anche un’opportunità per riflettere sul ruolo degli artisti, spesso voci fuori dal coro che ci aiutano a vedere il mondo da prospettive nuove.

Mariapia Barecchia 3° Classico

23 aprile – Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore

Ogni anno, il 23 aprile, il mondo intero si unisce per celebrare qualcosa di apparentemente semplice, ma in realtà potentissimo: i libri. Questa giornata, istituita dall’UNESCO nel 1995 nasce con l'importante scopo di promuovere la lettura, la pubblicazione e la tutela del diritto d’autore, quindi il riconoscimento e la difesa del lavoro di chi scrive, racconta, crea. Ma perché proprio il 23 aprile? In questo stesso giorno, nel 1616, sono morti tre tra i più grandi autori della storia: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega. Tre scrittori, tre lingue diverse, ma un solo cuore: quello della letteratura, che attraversa confini, secoli e culture. Inoltre in alcuni luoghi del mondo, come la Catalogna, questa giornata ha assunto un significato ancora più simbolico grazie a una leggenda antichissima: quella di San Giorgio. Si narra che un tempo, in un regno lontano, un drago feroce teneva in scacco un’intera città. Ogni giorno, per tenerlo calmo, gli si offriva una vittima scelta a sorte. Un giorno il fato scelse la principessa, l’unica figlia del re. Quando il drago si avvicinò per divorarla, comparve un cavaliere coraggioso: San Giorgio. Con la sua lancia lo affrontò e lo uccise. E proprio lì, dove il sangue del drago bagnò la terra, nacque una rosa rossa. Giorgio ne colse una e la regalò alla principessa. In Catalogna, da allora, il 23 aprile si festeggia regalando una rosa e un libro: la rosa per amore, il libro per cultura. Quindi oggi, più che mai, celebriamo i libri. Non solo come oggetti, ma come testimoni di libertà, semi di speranza, tracce di umanità. E, se possiamo, regaliamo anche una rosa. Per ricordare che ogni storia, se condivisa con amore, può salvare.

Silvia Cava 4° Classico


Giornata mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace

Ogni anno, il 6 aprile si celebra la Giornata Mondiale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, istituita dalle Nazioni Unite nel 2013. Questa ricorrenza è un’occasione per riconoscere il ruolo fondamentale che lo sport svolge nella promozione dei valori di inclusione, rispetto, tolleranza e collaborazione tra i popoli.


Lo sport va ben oltre l’aspetto fisico o competitivo. È uno strumento potente per lo sviluppo personale e sociale. Nelle scuole, aiuta i giovani a imparare la disciplina, il lavoro di squadra e la gestione delle emozioni. Nelle comunità, contribuisce a costruire legami, superare barriere culturali e offrire opportunità di crescita anche in contesti difficili.

In un mondo sempre più diviso, lo sport si afferma come linguaggio universale. Eventi sportivi internazionali dimostrano come, attraverso il gioco e la competizione leale, sia possibile unire persone di origini e credenze diverse sotto un unico spirito: quello del rispetto reciproco e della pace.

Inoltre, l’attività fisica regolare è essenziale per la salute. Aiuta a prevenire numerose malattie, migliora l’umore e rafforza il benessere mentale. Specialmente in tempi recenti, in cui lo stile di vita sedentario è in aumento, promuovere lo sport diventa una missione di salute pubblica.

La Giornata Mondiale dello Sport ci invita quindi a riflettere su quanto sia importante mantenere viva la cultura dello sport, a ogni età e in ogni contesto. Che si tratti di una partita tra amici o di un torneo internazionale, l'importante è muoversi, condividere e crescere insieme.

Marinelli 3° Scientifico

Femminicidi in Italia: Le Tragiche Storie di Sara Campanella e Ilaria Sula

 La piaga  del femminicidio continua a lacerare la nostra società, dimostrando quanto la violenza di genere sia ancora radicata nel tessuto sociale. Ogni anno, in Italia, decine di donne sono uccise da partner o ex partner in crimini che non sono solo atti di violenza, ma vere e proprie espressioni di controllo e disuguaglianza di genere. Purtroppo, Sara Campanella e Ilaria Sula, due donne uccise nel mese di Aprile, rappresentano l’ennesima tragica testimonianza di quanto la situazione sia lontana dall’essere risolta.

Sara Campanella, una ragazza di 22 anni uccisa il 31 Marzo dal collega universitario Stefano Argentino con cinque coltellate tra schiena e collo, tutto questo solo perché si è rifiutato di accettare dei “no”. La ragazza ha provato più volte a far capire al ragazzo di non voler avere nulla a che fare con lui, ma niente da fare.Alle colleghe di corso Sara Campanella aveva più volte raccontato delle attenzioni moleste che il ragazzo aveva per lei. Come detto in precedenza, Sara è morta per shock emorragico, la studentessa sarebbe stata colpita alle spalle senza riuscire a difendersi e sarebbe morta in pochi minuti.

Altro caso è quello di Ilaria Sula, studentessa di 22 anni di origini Albanesi uccisa dal suo ex fidanzato Mark Samson di origini filippine. La ragazza è stata uccisa a coltellate nell’appartamento dell’ex fidanzato dove era andata per chiarire dei disguidi. Successivamente il corpo è stato poi posizionato dal ragazzo in un grande bagaglio e gettato nel comune di Poli. Ad incastrare il ragazzo filippino sono stati i tabulati del telefono della ragazza.

Negli ultimi anni, il femminicidio è stato riconosciuto come un crimine specifico in molte giurisdizioni. In alcuni paesi, sono state adottate leggi più severe contro la violenza di genere

In conclusione, Il femminicidio rappresenta una delle manifestazioni più gravi della violenza di genere e della disuguaglianza strutturale tra uomini e donne. Affrontare il problema richiede non solo leggi più forti, ma anche un cambiamento culturale profondo che sfidi le norme patriarcali e promuova la parità di genere in tutti gli ambiti della società.

Mariapia Barecchia 3° Classico

Festa di Maria Ausiliatrice

La festa di Maria Ausiliatrice viene celebrata il 24 Maggio. Ogni anno nell’Istituto salesiano di Caserta nei giorni che precedono tale data...