Campi Flegrei, resta l'allerta gialla

 

Si è svolto ieri, a Roma presso Palazzo Chigi, il vertice convocato con i sette sindaci dell’area flegrea, il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio. La preoccupazione principale è che una futura eruzione dei Campi Flegrei potrebbe avere un impatto significativo sulla popolazione circostante. Attualmente, circa 360.000 persone vivono nell'area vicino alla caldera, che comprende diverse città e quartieri. In caso di eruzione, potrebbero verificarsi - nubi ardenti di gas e cenere vulcanica - che potrebbero mettere a rischio la salute e la sicurezza delle persone. Negli scorsi mesi si sono verificati diversi terremoti in quel territorio, dunque è stato necessario convocare il vertice per tranquillizzare la popolazione: il Ministro ha dichiarato quanto stabilito dalla commissione Grandi Rischi, dunque ha confermato l’allerta gialla, cercando di rassicurare sui livelli di allarme. I Campi Flegrei sono un'area vulcanica situata nella regione campana, tra Napoli e Pozzuoli. La sua storia vulcanica risale a oltre 40.000 anni fa, quando l'eruzione del vulcano chiamato "Monte Nuovo" ha dato vita all'attuale cono che domina la zona. Recentemente, gli scienziati hanno rilevato un aumento dell'attività sismica nei Campi Flegrei, sollevando preoccupazioni sulla possibilità di una futura eruzione. Secondo gli esperti, l'aumento dei terremoti potrebbe essere causato dalla risalita di magma verso la superficie, un fenomeno che potrebbe indicare una situazione di instabilità all'interno del vulcano. I Campi Flegrei sono noti per essere una delle più grandi caldere del mondo. Una caldera è una grande depressione vulcanica che si forma quando il magma sottostante viene completamente scaricato durante un'eruzione, causando il collasso della struttura sopra di esso. La caldera dei Campi Flegrei si estende per oltre 13 chilometri quadrati ed è stata formata da diverse eruzioni vulcaniche nel corso dei millenni. L'ultima grande eruzione dei Campi Flegrei si è verificata nel 1538, quando il Monte Nuovo è emerso dal suolo in soli due giorni. Tuttavia, dal momento che è passato così tanto tempo dall'ultima eruzione significativa, gli scienziati continuano a monitorare attentamente l'area per rilevare cambiamenti nelle attività vulcaniche. Per mitigare il rischio, gli scienziati stanno studiando attentamente i Campi Flegrei e utilizzando una varietà di strumenti per monitorare l'attività vulcanica. Questi includono sismografi per rilevare terremoti, GPS per misurare eventuali deformazioni nella superficie del terreno e sensori per monitorare il movimento del magma sotto la caldera. Nonostante le preoccupazioni, gli esperti ritengono che non ci sia motivo di panico immediato. Gli eventi vulcanici sono fenomeni naturali che fanno parte del ciclo della Terra, e le eruzioni in questa regione potrebbero non verificarsi ancora per molti anni. Tuttavia, la monitoraggio costante e l'informazione al pubblico rimangono essenziali per prevenire e mitigare i potenziali rischi derivanti da una futura eruzione dei Campi Flegrei.

Giuseppe Russo 3° Classico



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