Fabbricante di lacrime, il romanzo più celebre di Matilde, conosciuta meglio con lo pseudonimo di Erin Doom, è la rappresentazione per eccellenza dei due significati del termine ‘lacrime’, stimato come dolore, ma anche come l’amore e - come riportato proprio nel prologo - il più compassionevole degli addii. I trentotto capitoli di cui è composto, narrano la storia di Rigel e Nica, due ragazzi orfani pienamente diversi tra loro, che - in maniera non del tutto casuale - si sono ritrovati a convivere presso i Milligan. Anna Milligan in orfanotrofio decide, adottando Nica, di svoltare la sua vita; venuto a scoprire della sua adozione, Rigel, con la strategia di suonare il pianoforte, attira a sé gli occhi di Anna Milligan, che, ammaliata dalla musica, decide di adottare anche lui. La convivenza di Nica e Rigel inizia ad essere complicata per vari fattori che non starò ad elencare affinché cresca il vostro desiderio di leggere questo romanzo. Nei trentotto capitoli ho trovato tantissime frasi intricanti che credo ricorderò per tutta la vita. Sono tre gli episodi indelebili nel mio cuore: nel primo Nica, sistemando i suoi pochi averi nella sua nuova camera, descrive il suo pupazzino a forma di bruco ‘ingrigito’ e ‘rovinato’ come unico ricordo che ha ancora dei suoi genitori biologici. Il secondo episodio è quello del primo shopping di Nica con Anna Milligan, che si dimostra essere la prima vera persona disponibile a spendere dei soldi per lei. Il terzo e ultimo episodio, quello che probabilmente mi ha colpito maggiormente e che per cui ho versato più lacrime, menziona il momento in cui Anna regala a Nica il primo cellulare, che definisce ‘vecchiotto’, cosa che a Nica, in realtà non importa: ciò che davvero interessa a Nica è poter scambiare il numero con un amica o poterlo semplicemente sentir squillare. ‘Fabbricante di lacrime’ è un testo in cui l’unica pecca è il fatto che molte parole e spesso anche intere frasi vengono ripetute continuamente, tuttavia si tratta comunque di una lettura molto scorrevole e piacevole. Consigliatissimo! Allora, ti ho convinto abbastanza? Immergiti nel mondo della lettura e vedrai che non ne uscirai più!
Gianluigi Laudante 3° Classico
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