L’inasprimento delle
relazioni tra Stati Uniti e Cina hanno fatto sì che anche la famosissima
piattaforma social Tiktok rientrasse in questa contesa. Infatti, uno dei
provvedimenti intrapresi dall’amministrazione americana è stato addirittura
quello di vietare ai dipendenti pubblici l’utilizzo ed il possesso
dell’applicazione. Successivamente questa decisione è stata presa in
considerazione anche in altri paesi, compresi quelli appartenenti all’Unione Europea.
Un provvedimento, questo, che in Occidente è senza precedenti, perché applicato
per la prima volta contro una delle maggiori app usate dagli adolescenti e non
solo. Le giustificazioni comunicate dai governi, riguardo questo divieto, sono
state ricondotte a problemi di sicurezza nazionale, a causa della sua provenienza:
l’accusa è che il software possa inviare dati sensibili dei propri utenti al
governo cinese. Anche il governo italiano sta valutando di adottare il divieto
di utilizzo per i suoi dipendenti pubblici, politici compresi. Non sono poche
le persone che si sono sollevate contro il divieto, l’Onorevole Matteo Salvini
(Ministro e Vice Presidente del Consiglio dei Ministri) in primis, che è molto
presente sul social con lunghe dirette ma, così come molti personaggi della
scena politica italiana, in caso di passaggio del divieto, saranno costretti ad
eliminare dal proprio dispositivo l’app, perché nessun governo correrà il
rischio di un eventuale “leak”, ovvero di una “appropriazione” di dati privati
dei propri lavoratori.Gemma Carfora 4° Classico
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