A maggio si concluderà l’attività del Simposio Latino, per gli amanti della lingua latina
Il primo incontro si è
svolto sabato 25 novembre nella nostra scuola, presso l’ “Auditorium Latinum” o
“Biblioteca Don Semeraro” (sala dell’edificio del Liceo): il primo di una serie
di incontri (alla fine del testo il calendario completo degli incontri di
quest’anno scolastico), detto Simposio Latino, ispirato al simposio o convivio
degli antichi romani, ossia una cena durante la quale si discuteva di vari
argomenti, anche più seri; il convivio latino è ispirato a sua volta al
simposio greco, dove non c’erano cibi, ma solo bevande. Questi incontri
organizzati nella nostra scuola sono destinati a coloro che intendono
approfondire lo studio della lingua latina, il suo uso parlato e soprattutto
lasciare che il proprio cuore sia colmato dai messaggi degli antichi autori
latini, saggi, sempre validi e mai anacronistici. L’incontro è stato
organizzato e diretto dalla porf.ssa Grazia Pettrone, docente di Latino, Italiano
e Geostoria, e dal prof. Roberto Spataro, insegnante di Latino e Greco e
segretario della “Pontificia Academia Latinitatis”.
Incontro del 25 novembre:
Hanno partecipato
all’evento sia giovani alunni, sia studiosi universitari e insegnanti, tutti
legati dal comune desiderio di immagazzinare messaggi pieni di saggezza. In
primis Don Roberto ha accolto calorosamente tutti i partecipanti, invitandoli a
seguirlo al piano superiore, dove si trova la sala dell’incontro. Gli studiosi
(o appassionati, dal latino “studiosus”, che significa appunto appassionato) si
sono riuniti attorno ad un tavolo e sono stati invitati dal prof a deliziarsi
con caffè e biscotti, come vuole la tradizione antica. Con un sottofondo di
musica sacra, tutti insieme hanno recitato varie preghiere, in seguito entrambi
i docenti hanno espresso in latino una breve introduzione sugli argomenti che
sarebbero stati trattati. Successivamente ognuno si è presentato in latino,
dicendo il proprio nome e il suo “ruolo” nella società (studente, impiegato,
docente etc.). In seguito è stata letta una lettera tratta dall’opera
“Epistulae morales ad Lucilium” o “Lettere morali a Lucilio”, di Lucio Anneo
Seneca, filosofo, drammaturgo e politico romano vissuto nel I sec. a.C. L’opera
è una raccolta di lettere scritte da Seneca, negli ultimi anni di vita, a
Lucilio Iuniore, governatore della Sicilia, nonché poeta e scrittore. Nella
lettera che si è letta Seneca fa comprendere a Lucilio, ma anche a tutti noi,
quanto sia importante la lettura dei libri e i messaggi che essa lascia nel
cuore, e sottolinea con diversi esempi il fatto che dedicarsi a troppe attività
senza soffermarsi su una in particolare (ossia leggere troppi libri o avere
tanti conoscenti ma nessun amico) è inutile, poiché nulla rimane nell’anima,
essendo ogni cosa svolta in maniera superficiale. “Nusquam est qui ubique est”,
che significa “Non è in alcun luogo chi si trova dappertutto”, questa la frase
che riassume il contenuto dell’epistola. Dopo aver letto questo passo, è stato
dato a ognuno il tempo per riflettere, per scrivere una frase che più ha
colpito ed elaborarne un commento in lingua latina. In conclusione tutti si
sono salutati ed è stata ribadita la data del successivo appuntamento: Sabato
13 gennaio.
Perché è importante
studiare il greco e il latino? Perché venire ai Symposia?
La lingua latina e lo
studio di essa possono in apparenza risultare noiosi, e penso che ciò sia
dovuto alla complessità della grammatica e al fatto che è indispensabile
imparare declinazioni, coniugazioni, complementi a memoria. Penso che sia
necessario vedere lo studio del latino (come del greco, è chiaro) come
un’occasione per diventare dei cittadini liberi, ossia capaci di ragionare con
la propria testa e che impediscono a chiunque di ingannarli con la parola e di
manipolarli. Inoltre con la conoscenza del lessico latino e greco è possibile
risalire molto più facilmente al significato di parole nuove, quindi essere in
grado di comprendere discorsi con un lessico più ricercato. Inoltre, noi
studiamo la grammatica greca e latina affinché comprendiamo i messaggi degli
antichi autori che, come già detto in precedenza e reso evidente con il
contenuto della lettera di Seneca, comunicano messaggi che sono validi sempre
nel tempo, che ci aiutano a riflettere e a vivere meglio. Venire al Simposio è
un occasione per entrare in contatto con persone che condividono il tuo stesso
interesse, per confrontarti con loro su temi universali, e, perché no, imparare
qualcosa da loro; inoltre è probabile che la tua mente si apra a nuove
riflessioni e che si rafforzi la conoscenza della lingua latina senza che tu te
ne accorga: sarà quindi facilitato lo studio scolastico del latino e
comprenderai che non è poi così noioso e
anacronistico.
Per concludere, riporto
un invito contenuto nella locandina del Symposia: “Ne timeas, Latina Lingua
omnibus est amica. Venias libenter!”, ossia “Non temere, la lingua latina è
amica di tutti. Vieni con piacere!”
Calendario degli incontri
della seconda parte di quest’anno scolastico (2024)
-Sabato 13 gennaio
-Sabato 10 febbraio
-Sabato 9 marzo
-Sabato 11 maggio
L’orario è sempre dalle
ore 11.30 alle 12.30
Alessandro De Rosa
2° Classico